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07/04/2020
Cooperare nell’epoca del Coronavirus

Nell’epoca del Coronavirus c’è un’Italia che, nonostante tutto, resiste e cresce. È l’Italia della cooperazione, l’Italia del civismo, l’Italia della solidarietà e dell’altruismo.

Sono molte le iniziative intraprese in tal senso dalle persone, sia in modo più o meno organizzato sia in maniera spontanea.

Un elenco lunghissimo di gesti fatti per amore del prossimo, impossibile da stilare in maniera del tutto esaustiva.

C’è chi (e sono tanti) ha deciso di mettere a disposizione degli altri il proprio talento sartoriale e ha iniziato a produrre artigianalmente mascherine che, pur non essendo professionali, garantiscono almeno un minimo di protezione a chi si trova “sul campo”.

Altro gesto di altruismo lo compie chi si propone di fare la spesa per i più anziani o per chi è impossibilitato a farla. C’è una rete di associazioni che lo sta facendo ma c’è anche chi, più semplicemente, ha segnalato la propria disponibilità con un cartello affisso nell’androne dei condomini. Stessa cosa accade per la consegna dei farmaci a domicilio.

Rispettare le regole varate in questo periodo dal Governo presuppone di dover stare a casa, ed ecco allora chi si adopera per trovare modi intelligenti di trascorrere meglio il tempo tra le mura domestiche. Magari organizzando biblioteche condominiali dove tutti i condomini mettono a disposizione l’uno dell’altro libri e riviste lasciandoli in uno spazio comune.

Sempre per far trascorrere meglio la giornata casalinga, c’è chi pubblica sul web tutorial sulle tematiche più disparate come cucina, fitness, giochi per bambini e tanto altro ancora.

Dai media arrivano molte testimonianze di gesti semplici ma generosi, come quello di una signora che vedendo dalla finestra la fila fuori il supermercato porta le sedie della propria cucina in strada per far sedere le persone più anziane.

Che dire poi della spesa sospesa, o delle panchine o muretti solidali, solitamente in prossimità dei supermercati, dove la gente deposita un pacco di pasta o altro per coloro che giorno dopo giorno stanno diventando i nuovi poveri.

Non va tralasciato chi partecipa alle tante iniziative di raccolta fondi, donando quanto gli è permesso dalle proprie finanze.

Insomma, l’elenco delle buone pratiche di cooperazione che si stanno concretizzando nella nostra bella Italia potrebbe continuare all’infinito e non sarebbe mai completo.